Normalmente pubblico articoli che riguardano il mondo dell’informatica, ma quello che mi è capitato con il battiscopa Folletto merita di essere raccontato.
Lo merita per tanti motivi. Per criticare, innanzitutto, la società consumistica nella quale viviamo. Per sottolineare come, oggi, nessuno abbia voglia di lavorare. Per offrire uno spunto di riflessione a chi, di fronte ad un problema, si affida a persone che pensano solo al profitto.
Lascio la parola ai fatti.
Due settimane fa si è rotto il battitappeto del mio ormai maggiorenne Folletto.
Il guasto sembrava di semplicissima soluzione. Riguardava infatti la rottura del tubo flessibile di aspirazione che collega il battitappeto alla scopa elettrica.
Lo potete vedere indicato dalla freccia nella foto qui sopra.
Ho preso il battitappeto e sono andato in un centro specializzato nella riparazione di articoli della Folletto. Hanno esaminato il battitappeto ed hanno sentenziato: non esiste pezzo di ricambio, ma puoi provare ad andare su internet e a cercare un battitappeto usato…
Non mi sono perso d’animo e sono andato in un altro centro di riparazione Folletto. Lo hanno ritirato e dopo tre giorni mi hanno telefonato, dicendomi che potevo acquistare a 120 Euro un battitappeto usato garantito in sostituzione del mio.
Ho declinato l’offerta, e, avendo una mattinata libera, sono andato da un ferramenta. Ho acquistato 30 cm. di tubo flessibile di diametro leggermente inferiore a quello del battitappeto.
Ho smontato il battitappeto, ho isolato il tubo esistente difettoso, vi ho inserito dentro il nuovo tubo ed ho rivestito la superficie esterna di quello esistente con del nastro isolante da elettricista che avevo in casa.
Ho quindi rimontato il tutto ed ho provato il battitappeto.
Funziona perfettamente.
Tempo impiegato per il reperimento del tubo di ricambio: 10 minuti.
Tempo impiegato per smontaggio, riparazione e rimontaggio del battiscopa: 30 minuti.
Costo dell’operazione?
Avete letto bene: 70 centesimi di Euro. Una sciocchezza.
Il mio pensiero, a lavoro ultimato, è stato semplice: se il centro di riparazione mi avesse chiesto una cifra intorno ai 40 Euro per la riparazione non avrei battuto ciglio ed avrei pagato tranquillamente. Il centro avrebbe avuto il suo guadagno, io la mia gratificazione e più tempo libero.
Mi resta però la soddisfazione di aver fatto tutto da solo e, cosa più importante, la somma di 119,30 Euro in tasca…
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